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Carbone

Comunicato Stampa, 14 giugno, 2013
Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer

Danni ambientali e sociali causati dall‚estrazione del carbone

La BAYER importa carbone da Russia, Colombia, Cina e USA

L‘industria tedesca ottiene l‚80% del suo fabbisogno di carbone dall‘estero, quasi 50 milioni di tonnellate l‚anno. Malgrado ciò gli scambi internazionali di carbone avvengono lontano dagli sguardi del pubblico. Nell‘attuale dibattito sulle nuove politiche energetiche della Germania, sono rare le domande che riguardano le condizioni di lavoro nell‚estrazione del carbone o i costi delle necessarie bonifiche ambientali.
La compagnia chimica BAYER copre circa un terzo del suo fabbisogno energetico col carbone, mentre la sua quota di energie rinnovabili è meno dell‘uno per cento. Ogni anno la BAYER importa circa 500.000 tonnellate di carbone, tra cui antracite da Colombia, Russia e USA e carbone da coke dalla Cina (la Bayer, per ora, non fornisce dati sulle rispettive quantità). Oltre a questo, la RWE, che fornisce energia alla BAYER, è tra i maggiori consumatori europei di lignite.
CURRENTA, una sussidiaria della BAYER, è membro della Associazione tedesca degli importatori di carbone, la quale fa pressione per promuovere nuove centrali elettriche a carbone. L‚alto consumo di carbone è in gran parte responsabile per le alte emissioni di gas serra della BAYER: 8,4 milioni di tonnellate di CO2 nel solo 2012.

Colombia: danni sociali ed ecologici
Lo scorso anno circa 10,5 milioni di tonnellate di carbone sono state importate in Germania dalla Colombia. Le condizioni di lavoro nelle miniere Colombiane sono spaventose e il rischio di incidenti alto. Secondo le statistiche ufficiali, tra il 2004 e il 2010 ci sono state circa 500 morti dovute all‘esplosione di gas presente nei pozzi. Molti minatori soffrono di silicosi e di altre malattie collegate alla loro occupazione. Le compagnie minerarie usano ogni mezzo possibile per impedire l‚instaurarsi di sindacati dei lavoratori. Per la repressione sono state ripetutamente utilizzate squadre di paramilitari e alcuni sindacalisti sono stati uccisi.
In un decennio sono stati destinati ad operazioni minerarie quasi 5 milioni di ettari di terra e migliaia di colombiani hanno perso la loro fonte di sopravvivenza, ma né i minatori né la popolazione locale traggono benefici dai grandi introiti della esportazione. Vengono ignorati gli interessi della popolazione indigena e, in particolare, dei piccoli coltivatori.
L‘ex ministro per l‚ambiente della Colombia, Manuel Rodriguez, ha affermato che il suo paese „si prostituisce con disposizioni sociali ed ecologiche inadeguate“.

Estrazione di sommità negli USA
La cosiddetta estrazione di sommità è molto diffusa negli Stati Uniti. Per esporre le vene di carbone, le compagnie minerarie rimuovono la foresta dalla cima dei monti e poi ne fanno saltare la roccia alla sommità con esplosivi. La roccia di scarto viene gettata nelle circostanti valli seppellendone spesso i torrenti. Gli studi effettuati dimostrano come l‘estrazione di sommità ha gravi impatti ambientali tra i quali perdita di biodiversità e inquinamento tossico dei bacini di raccolta delle acque. Ci sono effetti avversi anche nel campo della salute umana, risultanti dal contatto con acque inquinate o con tossine e polveri presenti nell‚aria. Sui Monti Appalachi sono state osservate percentuali di cancro del 50% più alte e un aumento del 42% dei difetti alla nascita.
La situazione nella regione russa di Kuzbass, da dove proviene la maggior parte del carbone esportato dalla Russia, è simile. Le attività minerarie e gli scarti di lavorazione hanno causato danni al suolo, riduzione delle risorse acquifere, contaminazione delle falde e dell‘aria. A causa del livello di inquinamento, 18 volte superiore, l ‚aspettativa di vita in questa regione è molto inferiore rispetto ad altre parti del paese.

Jan Pehrke della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG Germania) afferma: „Importando carbone da paesi con standard sociali ed ecologici inadeguati, la BAYER condivide le responsabilità per i gravi problemi che si manifestano in quei paesi. Inoltre produrre elettricità bruciando carbone è il modo peggiore per quanto riguarda la protezione del clima. Le sue alte emissione di gas a effetto serra, contraddicono totalmente la pretesa della BAYER di essere una compagnia amica del clima. Noi chiediamo una riduzione dell‘80% nelle emissioni di gas dannosi per il clima, entro il 2050, secondo le raccomandazioni del Pannello Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC)“

ulteriori informazioni: Bayer: Disinformazione sulla Difesa del Clima