Comunicato stampa, 8 dicembre 2014
Coalizione contro i pericoli derivanti dalla BAYER (Germania)
India: lavoro minorile nella coltivazione di sementi
Premio Nobel per la Pace per Kailash Satyarthi
La Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer e la sezione tedesca della Global March against Child Labour desiderano congratularsi con Kailash Satyarthi per il Premio Nobel per la Pace ricevuto. Le iniziative svolte in collaborazione con Satyarthi sono tese alla lotta contro il lavoro minorile nella produzione di cotone in India. Del lavoro minorile in questo settore hanno beneficiato anche produttori occidentali di sementi, quali SYNGENTA, BAYER e MONSANTO. Attraverso una campagna comune il numero di bambini sfruttati potrebbe essere ridotto drasticamente.
La Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer e la sezione tedesca della Global March against Child Labour si congratulano con il loro partner di lunga data Kailash Satyarthi per il Premio Nobel per la Pace ricevuto.
Secondo le parole di Rainer Kruse della Global March: „Kailash Satyarthi è un lavoratore instancabile. Grazie all’impegno di tutta la sua vita, 80.000 bambini sono stati riscattati da una condizione di schiavitù. Mi ricordo esattamente quando l‚ho conosciuto, dopo solo mezz‘ora ha cominciato a fare progetti. Per me è sempre stato un gran privilegio sostenere una persona così affettuosa e carismatica con i bambini, che si colloca perfettamente nella tradizione dei suoi grandi predecessori indiani. Senza di lui non saremmo mai arrivati dove siamo.“
Kailash Satyarthi è presidente della Global March against Child Labour da molti anni. Nel 2003, la Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer, insieme con la sezione tedesca della Global March e l’organizzazione India Committee of the Netherlands, pubblicò lo studio „Il lavoro minorile nella produzione di cotone indiano – il ruolo delle multinazionali delle sementi”. Questo studio dimostra che le aziende sementiere internazionali come Monsanto, Bayer, Unilever e Syngenta hanno beneficiato del lavoro minorile nella sua forma peggiore.
La produzione a elevata incidenza di manodopera di semi di cotone in India del Sud viene svolta da piccoli fornitori che sono nominalmente indipendenti, ma in realtà vincolati alle aziende da contratti. In particolare nello stato di Andhra Pradesh, le aziende agricole impiegavano decine di migliaia di bambini, per lo più ragazze tra i 6 e i 14 anni. Gli incidenti di avvelenamento da prodotti chimici agricoli occorrevano ripetutamente.
La produzione di semi di cotone richiede molta manodopera. Il settore è ‚unico‘ nel suo genere poiché 9 su 10 persone impiegate sono bambini tra i 6 e i 14 anni. Nella maggior parte dei casi sono tenuti in schiavitù dal datore di lavoro per mezzo di pagamenti anticipati fatti alle loro famiglie. Secondo lo studio del Dott. Venkateswarlu, almeno il 30% dei bambini sono reclutati attraverso intermediari e lavorano lontani da casa. Lavorano 12-13 ore al giorno e dormono nella stalla con il bestiame della fattoria o in campi predisposti dove trovano alloggio dai 10 ai 30 bambini.
Dopo l‚aumento della pressione pubblica, Monsanto, Emergent Genetics, Syngenta, Advanta e ProAgro/Bayer, hanno accettato di cooperare con la MV Foundation, una onorata fondazione nello stato dell‘Andhra Pradesh, per eliminare il lavoro minorile dalla produzione di semi di cotone.
Uno studio condotto nel 2013 dimostra che i miglioramenti proseguono su base regolare. Nel rapporto vengono indagate le condizioni presso l’azienda Nunhems, una società controllata al 100% BAYER. Il lavoro minorile presso i fornitori di Nunhems si è di conseguenza ridotto quasi a zero.
Philipp Mimkes della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer afferma: “In quel momento la Bayer non ha agito per motivi etici, ma per evitare ulteriori danni alla sua immagine. Questo traguardo, si poteva raggiungere solo con l’aiuto di pressioni esterne, perché in India il problema in sé era noto da anni. Le iniziative congiunte di quattro paesi sono un esempio vincente della „globalizzazione dal basso“. Ci auguriamo che il premio ottenuto da Malala Yousafzay e Kailash Satyarthi possa imprimere nuovo slancio alla lotta contro il lavoro minorile“.
Informazioni dettagliate sulla campagna: www.cbgnetwork.org/47.html e www.cbgnetwork.org/44.html