Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer
Comunicato Stampa del 16 Luglio 2005
Australia: Agricoltori criticano duramente la Bayer Cropscience per contaminazioni da OGM
Le autorità Australiane hanno confermato il primo caso in Australia di contaminazione di un raccolto con materiale geneticamente modificato (GM). Il materiale geneticamente modificato è stato trovato durante i controlli di routine su un carico di semi di canola diretto in Giappone. Circa lo 0,01 per cento del carico conteneva materiale GM. L‚Ufficio Regolatore per la Tecnologia Genetica del governo australiano ha affermato che la modificazione, che fornisce al prodotto tolleranza nei confronti dell‘erbicida ammonio glufosinato, è stata sviluppata da Bayer Cropscience.
Il Network of Concerned Farmers (Rete di Agricoltori Interessati), che si oppone agli OGM per ragioni commerciali, ha affermato che la notizia potrebbe danneggiare i mercati a cui si rivolge l‚esportazione Australiana che richiedono canola priva di OGM. „Ne abbiamo avuto abbastanza delle bugie dell‘industria che dice che un minimo di contaminazione è accettabile “ ha affermato Julie Newman, portavoce del Network e esportatrice di canola dell‚Australia dell‘ovest. „Non possiamo essere considerati responsabili per un prodotto che non vogliamo e che non ci serve, eppure gli agricoltori firmano garanzie che il loro prodotto non contiene OGM“ spiega. „La responsabilità deve essere imputata alla Bayer Cropscience, non agli agricoltori.“
Philipp Mimkes della „Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer“ (CBG Germania) chiede una immediata azione legislativa di protezione che assicuri agli agricoltori la possibilità di richiedere un indennizzo in caso di effetti negativi sui loro guadagni. „Bisogna stabilire a chi tocca la responsabilità di questa follia e sarà meglio che non venga attribuita agli agricoltori che non vogliono gli OGM nei loro raccolti.“ La Bayer è il maggior produttore in Europa di semi geneticamente modificati, tra i quali c’è un tipo di riso manipolato che in Asia è stato duramente criticato.
Network of Concerned Farmers: http://www.non-gm-farmers.com/