30 aprile 2014
Essure: 8mila donne americane fanno causa alla multinazionale Bayer AG
Vi ricordate Erin Brockovich, paladina americana dei diritti umani che ispirò un omonimo film nel 2000 interpretato magistralmente da Julia Roberts? Ora è “tornata” e sfida il colosso farmaceutico Bayer, appoggiando le 8mila donne americane firmatarie di una petizione lanciata da Michelle Garcia, riguardante il ritiro di Essure, un anticoncezionale meccanico concepito per chiudere le ovaie, ma che ha creato emorragie e problemi vari.
Essure è una tecnica di sterilizzazione permanente, come riportato dal sito www.telemeditalia.it. Questa tecnica si avvale di piccoli microinserti che si inseriscono attraverso la vagina, la cervice e l’utero ed infine in ambedue le tube di Falloppio. I dispositivi sono lunghi circa 4 cm, flessibili costituiti da una particolare lega di acciaio, fibre in polietilene e Nitinol, (Nichel-Titanio).
Nell’arco di due-tre mesi, l’organismo, o meglio le cellule del tessuto tubarico, riconoscendo i microinserti come corpo estraneo, tendono ad isolarli, ricoprendoli di fibrina e creando di fatto un tappo fisiologico, provocando una ostruzione totale delle tube.”
Naturalmente sembra tutto perfetto, e l’intervento dell’uomo esente da rischi, il quale “conosce perfettamente” le leggi di natura e quindi può intervenire senza creare danni, anzi “migliorando” la qualità della vita stessa. Infatti ci viene comunicato che sono esclusi rischi d’infezione perché si crea una sorta di “camera stagna” che evita ogni sorta di complicanza.
Anche per quanto riguarda la presenza della lega di nichel nessun problema, perché i test non hanno dimostrato nessun tipo di reazione, peccato che Michelle Garcia la pensi diversamente, perché il “test” da lei effettuato le ha comunicato che stava quasi per morire a causa di emorragie continue, dopo che il prodotto Essure, le aveva perforato le tube di Falloppio.
Quando c’è il profitto i problemi scompaiono e la “scienza” giustificata in ogni suo agire, tanto gli effetti collaterali rappresentano semplicemente un incidente di percorso. Gli studi effettuati su Essure, a distanza di 5 anni dall’applicazione, hanno dimostrato una efficacia pari al 99,74%, sempre secondo telemeditalia.it, peccato che ci siano 8mila donne americane che se ne fregano delle statistiche e vogliono difendere la vita, così che nessun’altra donna subisca danni da questo prodotto.
Big Pharma è il cartello dei colossi farmaceutici di cui Bayer fa parte, e rappresenta una piovra il cui unico interesse è fare profitto. Non dobbiamo delegare la nostra salute, a chi non gliene frega nulla, se non impedire alla natura di fare il suo corso, implementando “rimedi” che in ogni caso creeranno profitto.
Quando va bene saranno multate e il prodotto ritirato, ma intanto il profitto è stato portato casa, e che importa se una parte la si dà in “beneficenza”, in ogni caso il danno è stato creato, e per altre vie rimane comunque una forma di guadagno.
Il giochino lo conosciamo, infatti solo nel 2013 la Bayer ha dovuto pagare 1 miliardo di dollari di compensazione per i danni che, migliaia di donne hanno avuto, a causa dell’aumentato rischio di trombosi, dovuto all’uso dei contraccettivi orali Yasmin e Yaz.
Basta con questo attaccamento al male insito nel delegare la propria salute, bisogna attaccarsi al bene, e avere cura di se stessi, riconoscendo che la via più “facile” non è sempre la migliore. Non bisogna vivere passivamente, ma informarsi per avere più elementi con i quali discriminare.
Riprendiamoci il pianeta, riprendiamoci le nostre vite, le forze sane trovino il modo di allearsi contro queste forze aliene che stanno spolpando l’umanità. Essere umani non significa confrontarsi su un grafico e dividersi gli utili a scapito della salute. Essere umani significa prendersi cura l’uno dell’altro, questo sì che sarà un profitto per tutti noi. da Graziano Fornaciari
Ulteriori informazioni: Michelle Garcia da BAYER