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[Lavoro Minorile] Comunicato Stampa

BAYER, UNILEVER, MONSANTO E ALTRE MULTINAZIONALI IMPLICATE NEL LAVORO MINORILE SU VASTA SCALA NELLA PRODUZIONE DI SEMI DI COTONE IN INDIA.

Sia la ProAgro Ltd, una sussidiaria della multinazionale tedesca Bayer, che la multinazionale americana Monsanto, fanno uso su vasta scala di pericolose forme di lavoro minorile nella produzione di semi di cotone in India. Si stima che circa 2.000 minori, in maggioranza bambine, lavorino una media di 10-13 ore al giorno per ProAgro, e circa 17.000 lavorino per Monsanto e per la sua sussidiaria Indiana Mahyco. Quiesti bambini non vanno a scuola, guadagnano circa 40 centesimi di euro (20 rupie) al giorno e, durante il lavoro, sono esposti a pericolosi pesticidi quali Endusuphan. Oltre 11.000 bambini lavorano in condizioni analoghe per le multinazionali Syngenta (Svizzera), Advanta (Olanda-Gran Bretagna) e Unilever. Questi sono i risultati di una ricerca eseguita dallo studioso indiano Dott. Venkateswarlu per conto di Indian Committee of the Nederlands.

Nel solo stato indiano dell‚Andhra Pradesh lavorano nella produzione di semi di cotone 247.800 bambini e in tutta l‘India circa 450.000. Le compagnie che producono semi di cotone, non impiegano i minori direttamente, bensì attraverso le fattorie a cui subappaltano la produzione dei semi. Le compagnie fissano unilateralmente un prezzo per gli agricoltori che rende praticamente impossibile per loro l‚impiego di adulti. Un bambino guadagna il 30% in meno di una donna e il 55% in meno di un uomo.

La produzione di semi di cotone richiede molta mano d‘opera. Il settore è ‚unico‘ poiché 9 su 10 persone impiegate sono bambini tra i 6 e i 14 anni di età. In generale sono tenuti in schiavitù presso il datore di lavoro per mezzo di pagamenti anticipati fatti alle loro famiglie. Secondo lo studio del Dott. Venkateswarlu, almeno il 30% dei bambini sono reclutati attraverso intermediari e lavorano lontani da casa. Essi lavorano 12-13 ore al giorno e dormono nella stalla con il bestiame della fattoria o in campi appositi dove trovano alloggio da 10 a 30 bambini.
Per esempio Narasamma ha 12 anni e da tre anni lavora nei campi dove vengono prodotti semi di cotone. Dorme col bestiame assieme ad altri emigrati e lavora più di 13 ore al giorno con due pause. Si ammala regolarmente dopo l‚irrorazione di pesticidi e guadagna 800 rupie (¤ 16) al mese.

Dopo l‘aumento di pressione da parte dell‚opinione pubblica, Monsanto, Emergent Genetics, Syngenta, Advanta e ProAgro/Bayer, hanno accettato di cooperare con la MV Foundation, una reputabile fondazione nello stato dell‘Andhra Pradesh, per eliminare il lavoro minorile dalla produzione di semi di cotone. Questo è stato il risultato di un incontro tra le compagnie citate e la MV Foundation tenutosi il 6 e 7 settembre a Hyderabad, la capitale dello stato Indiano dell‚Andhra Pradesh. Le compagnie presenti fanno tutte parte dell‘ Association of Seed Industry (ASI). Anche l‚ASI, durante la propria assemblea annuale tenutasi il 13 settembre, ha passato una risoluzione per scoraggiare attivamente, sia direttamente che attraverso i propri membri, la pratica del lavoro minorile nella produzione di ibridi di semi di cotone e per compiere inoltre passi efficaci assieme agli altri enti interessati per sradicare questa piaga dall‘industria degli ibridi di semi di cotone.

Il Dott. Shantha Sinha, segretario della MV Foundation e presidente dell’incontro ha scritto: „Tutte le compagnie presenti hanno ammesso che nelle fattorie a cui esse hanno subappaltato la produzione di semi viene utilizzato il lavoro minorile. Hanno anche riconosciuto che spetta al loro ruolo di responsabilità sociale di correggere la situazione. Tutte le compagnie hanno ammesso per la prima volta la loro responsabilità il che costituisce un grosso passo avanti.“ Nel marzo 2004 ci sarà un altro incontro tra le compagnie e la MV Foundation per monitorare i progressi compiuti.

Per ulteriori informazioni vedere: http://www.indianet.nl/cotseed.html

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