Comunicato stampa del 29 giugno 2007
Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG – Germania)
Germania: Esito positivo della campagna contro l‚importazione di esaclorobenzene dall‘Australia
„L‚importazione di rifiuti tossici deve essere rivista“
La coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer ha accolto con soddisfazione la decisione dei Ministri per l‘Ambiente dello Schleswig-Holstein, Christian von Boetticher, e del Nord Reno-Westfalia, Eckhart Uhlenberg, di rifiutare il permesso di importazione di rifiuti tossici dall‚Australia alla Germania. Secondo von Boetticher e Uhlenberg l‘importazione di esaclorobenzene sarebbe stata in contrasto con la convenzione di Basilea, in quanto il governo Australiano non ha dato sufficiente dimostrazione che la sostanza tossica non può essere smaltita in loco. L‚esaclorobenzene è una delle sostanze della cosiddetta „sporca dozzina“, le tossine più pericolose, soggette a un bando internazionale dalla Convenzione di Stoccolma. Questa sostanza non è biodegradabile e induce nell‘uomo disturbi del metabolismo, cancro e danni agli organi interni.
Philipp Mimkes della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer afferma che: „Questo è un grande successo per il movimento ambientalista e per le iniziative locali. Senza la vigorosa protesta da parte delle popolazione a rischio, il progetto sarebbe stato approvato dalle autorità tedesche. Vale la pena di resistere contro questo affarismo ad alto rischio.“
Durante l‚inverno, la ditta australiana ORICA ha chiesto il permesso di portare in Germania 22.000 tonnellate di rifiuti contenenti esaclorobenzene. I rifiuti tossici avrebbero dovuto essere bruciati negli inceneritori di Brunsbuettel, Herten, Dormagen e Leverkusen. Di questi gli ultimi due appartengono alla Bayer. La Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer assieme a Friends of the Earth Germany e alle iniziative locali di Herten ha iniziato allora una protesta contro la minacciata importazione.
L‘importazione di rifiuti nel solo Nord Reno-Westfalia, ammonta a oltre 2,4 milioni di tonnellate all‚anno, di cui circa un quarto è costituito da rifiuti tossici. Mimkes continua: „Non si può accettare che un‘area così densamente popolata e con un livello già tanto alto di danno ecologico, divenga una destinazione del traffico di rifiuti tossici. Gli interessi commerciali della Bayer e di altri “smaltitori„ deve essere subordinato alla salute della popolazione. Chiediamo che siano rese pubbliche le informazioni sull‚origine e il contenuto di tutte le importazioni e allo stesso tempo che esse siano drasticamente ridotte.“
Fin dalla fine degli anni ‘80, la Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer e i Verdi, avevano previsto il „turismo“ di rifiuti tossici verso i siti della Bayer e si erano opposti alla costruzione dell‚inceneritore di rifiuti tossici di Dormagen e all‘espansione dell‚inceneritore di Leverkusen. Oggi, 300 compagnie tedesche e straniere mandano i loro rifiuti tossici a Dormagen e Leverkusen. In origine l‘impianto di Dormagen aveva avuto l‚approvazione a trattare solo i rifiuti del Gruppo Bayer e i rifiuti tossici provenienti dai distretti limitrofi, ma nel 2004 fu ingrandito in fretta e furia in modo da poter incenerire rifiuti provenienti da tutto il mondo.
La popolazione è messa in pericolo non solo dallo smaltimento delle sostanze tossiche, ma anche dal loro trasporto. Ci sono sempre più incidenti nei trasporti, sia via mare, che per strada o per ferrovia. Un altro problema è quello del contenuto dei filtri utilizzati per abbattere le sostanze tossiche emesse localmente dagli inceneritori. Il contenuto dei filtri è carico di tossine e deve essere depositato per decenni in apposite discariche
Altre informazioni sui rifiuti tossici provenienti dall‘Australia: http://www.cbgnetwork.org/1784.html