Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer
Comunicato Stampa del 13 Novembre 2006
La Bayer onora il criminale di guerra Fritz ter Meer
La Bayer continua a rifiutarsi di prendere apertamente le distanze dal criminale di guerra Fritz ter Meer. Nel giorno di Ognissanti la Compagnia ha fatto deporre una corona sulla tomba di ter Meer in Krefeld-Uerdingen (Foto).
Ter Meer, nato nel 1884, fu nel consiglio di amministrazione della IG Farben dal 1925. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu il responsabile della costruzione della fabbrica di Auschwitz della IG Farben, nella quale andarono a morire 30.000 lavoratori schiavi. Nel luglio del 1948, al processo contro la IG Farben a Norimberga, ter Meer fu condannato a 7 anni di prigione per riduzione in schiavitù e saccheggio. Durante gli interrogatori sostenne che ai lavoratori non veniva inflitta alcuna sofferenza particolare, „…perché senza questo lavoro sarebbero stati uccisi“.
Uscito di prigione, ter Meer divenne presidente del consiglio di amministrazione della Bayer. Dopo la sua morte nel 1967 la Bayer diede il suo nome a una fondazione per il sostegno di studenti: la „Fritz ter Meer Foundation“.
Axel Köhler-Schnura, della CBG (Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer) afferma: „E‘ inaccettabile che la Bayer onori un criminale di guerra come Fritz ter Meer e allo stesso tempo si rifiuti di compensare in modo adeguato e secondo giustizia, le vittime e i loro discendenti. La Bayer deve accettare la sua parte di responsabilità per il regime terroristico Nazista, per la guerra e per i lavoratori schiavi.“ Köhler-Schnura fa osservare che la Bayer si è rifiutata per decenni di pagare un indennizzo ai lavoratori schiavi sopravissuti. Solo quando la protesta internazionale minacciò di danneggiare la reputazione della Compagnia, questa accettò di mal grado di pagare un indennizzo, più di 50 anni dopo la fine della guerra.